Materiali
E' principalmente
pietra di origine toscana, e spesso addirittura fiorentina, quella che viene usata dai maestri del mosaico fiorentino per realizzare le proprie creazioni.
A ciò si è aggiunto, sin dall'antichità , l'uso di pietre semipreziose, talvolta importate, utili a completare con la loro particolare cromaticità o venatura il dipinto in pietra del
maestro mosaicista.
L'uso di pietre del luogo è ovviamente un ulteriore motivo del fascino che emana dal vivo un
autentico mosaico in commesso fiorentino, e certamente l'
essere proprietari di un mosaico realizzato con tale tecnica da veri maestri fiorentini significa possedere non solo un qualcosa che è raro e di valore vista la qualità con la quale ogni singola opera d'arte viene realizzata, ma anche una creazione artistica totalmente legata attraverso buona parte delle sue pietre a Firenze, la città dell'Arte per antonomasia nel mondo.
Visitando l'edificio medievale sede dei Lastrucci, ed osservandone sia la tecnica di lavoro che le opere realizzate, si comprende quale fu uno dei veri
segreti medicei del commesso in pietra dura: le pietre toscane pregiate.
In particolare vanno citati i calcedoni, i diaspri del fiume Arno e tutte le varietà di alberese, unica fra esse la pietra “
paesinaâ€.
Esistono, come ha scritto recentemente il
Iacopo Lastrucci, solo due modi per trovare le pietre:
"
....o il mercato, che oggettivamente deve essere meta periodica di ogni Studio Musivo, o l'immergersi integralmente nella ricerca, tramite la visita alle vecchie miniere e cave della Toscana e anche oltre. Per tramandare dentro di se il ricordo dei passati cercatori di pietre fiorentini, e agli occhi degli altri la bellezza della luce migliore della nostra Terra...."