Tecniche
Come osservano molti esperti d'arte, una delle cose che più affascina chi si avvicina al mondo dell'
autentico commesso fiorentino è lo scoprire che gran parte del lavoro viene svolto esattamente come all'
epoca medicea.
Se si eccettua l'uso di un piccolo macchinario che ha il solo fine di segare i pezzi di pietra in piccole lastre dello spessore di circa 3 mm, tutto il procedere della creazione del mosaico in pietre dure avviene esattamente come nel
'500: la sezione della pietra viene a quel punto segata a mano dal maestro mosaicista per ottenere uno dei tanti piccoli pezzi che saranno necessari per completare l'opera in pietra.
E' un lavoro artistico che richiede
concentrazione ed un notevole senso estetico.
Il maestro mosaicista segue l'evolvere della sua creazione in ogni sua fase, sin dalla ricerca delle singole
pietre nel loro
habitat naturale, proprio come facevano all'inizio del Rinascimento i suoi omologhi di allora.
Il fascino di questa ricerca si traduce poi nella realizzazione di mosaici con tecnica '
commesso fiorentino' che da secoli sono considerati vere e proprie opere d'arte, presenti non solo agli Uffizi ma anche in altri importanti musei del mondo, tra cui l'attuale museo dell'
Opificio delle Pietre Dure in
Firenze.
Nell'ambito del patrimonio artistico italiano, lo Studio Lastrucci ha già prestato in varie occasioni il proprio apporto sia in ambito di interventi speciali di restauro su opere d'arte di proprietà di enti istituzionali, nonché di collezioni private.
L'attività legata agli interventi di
restauro viene tuttora svolta previa verifica dell'opera da restaurare.
Ogni pezzo di sezione viene tagliato come nel '500 a traforo, usando un semplice archetto di legno con sega a filo ferro, acqua e smeriglio, ed ogni singola sezione viene fissata all'altra tramite l'antica mistura di cera vergine e pece greca.
Gli strumenti del laboratorio sono oggetti
di origine antica, utensili che il progresso non riesce a sostituire perchè nati idonei a lavorare nei tempi antichi su di un senso del bello che la tecnologia moderna non riesce a ricreare nei suoi meccanismi automatizzati.